lunedì 8 gennaio 2018

Il binario morto.

La Carnia si mette in moto
(e finisce in un binario morto!...)

Fratelli di Carnia – la Carnia s’è desta
Del casco ciclista – s’è cinta la testa.

Persone influenti , - i Sindaci in vista,
insieme hanno chiesto – d’avere la pista,

ove ora in disuso – c’è il vecchio binario.
Nessuno ha risposto! – Neppure un vicario!

Ha dato fastidio – la nuova richiesta?                 
Per certo a Trieste –  ben altro s’appresta

per dar finalmente, - la gran soluzione
ai mali pregressi – di questa regione:

a frotte i turisti – su un vecchio trenino
verranno a Tolmezzo – a farsi il panino…

Preclusa la Carnia – è invece ai ciclisti
Che vengon dall’Austria. – In tanti mai visti!

Va via Filastrocca,- ed entra in Regione.
Cerca il buon senso. – Sarà in un cantone

rimasto da quando – la  nostra Regione
rimava nei fatti  - con Dea Ragione!



2 commenti:

Igino Piutti ha detto...

LA CICLABILE PER CAVAZZO E PIOVERNO.
L’idea di Brunetti per Pioverno è tutt’altro che peregrina. Se fossi Presidente dell’Uti l’avrei già attuata. Pochi ritocchi e un intervento consistente sul ponte di Avons e mi sarei preso il merito di aver collegato le piste carniche alla ciclovia Alpe Adria. Peraltro l’ultima carta Tabacco segnala già questa pista ciclabile. A questo punto però cadrebbe l’interesse per la pista ciclabile sulla ex ferrovia. Con i tempi che corrono nessun assessore regionale di buon senso se la sentirebbe di finanziare il nuovo riatto d’una ferrovia senza senso, perché senza uno scopo che non sia una nostalgia. Il demanio ci metterebbe qualche divieto di accesso e segnale di pericolo sui ponti e nella galleria. I binari, coperti dalle erbacce si rosolerebbero nella ruggine, con buona pace degli amici dei binari. Finirebbe in rovina un importante monumento della nostra storia recente. Peccato! Se invece l’idea di Pioverno fosse considerata integrativa non alternativa, potremmo proporre ai cicloturisti dell’Alpe Adria un interessante anello: Carnia, Amaro, Tolmezzo, Cavazzo, Venzone. Magari anche stazionando nel parco zoologico di Pissebus a ripassare la storia e vedere il museo fotografico della Ferrovia Carnia-Comeglians-Paluzza. A Caneva all’anello si innestano le ciclovie della Valle del But e Tagliamento, come possibili suggerimenti di varianti per ammirare la Carnia. Che vogliamo di più?

Igino Piutti ha detto...

FERROVIA fa rima con DEMOCRAZIA
A Lupieri che so sensibile ai principi della democrazia ricordo che è il sistema per il quale si prevede che la minoranza accetti le decisioni della maggioranza. In questo caso la maggioranza è schiacciante: tutti i sindaci e presidenti del territorio sono a favore della trasformazione della ex ferrovia in pista ciclabile. Mi aspetto quindi che egi scriva all'Assessore competente più o meno così: "La ringrazio per essere simpaticamente vicina a noi "Amici dei binari" ma anche se a strappare i binari ci sentiremo strappare il cuore, crediamo che lei da Assessore democraticamente eletta debba rispettare i principi della democrazia e attivarsi perchè si creino le condizioni che consentano di trasformare in pista ciclabile la ex ferrovia Carnia-Tolmezzo.