domenica 16 marzo 2008

Lettera aperta al Candidato Presidente Renzo Tondo

Carissimo Renzo,

avrei voluto esser tra i tuoi sostenitori in questa campagna elettorale che ti vede candidato a Governatore della Regione, anche per ringraziarti della correttezza con la quale per dieci anni mi hai fatto da vice in Comune a Tolmezzo. Avrei voluto, ma non posso! In questi oramai quaranta anni di impegno politico a vari livelli ho sempre privilegiato gli interessi della comunità ai miei interessi personali e quindi anche ai miei rapporti personali. Sono ora convinto che gli interessi dalla nostra comunità regionale, nei prossimi cinque anni, saranno interpretati da Illy meglio di quanto tu li possa interpretare.

Il 16 marzo del 2003 quando volevi ritirarti offeso perché ti era stata preferita Alassandra Guerra, ho fatto pubblicare su un quotidiano locale l’appello “Presidente Tondo, sei una risorsa e non puoi sprecarti” il 16 marzo del 2008 devo purtroppo scrivere “eri una risorsa ma ti sei sprecato”. Ti dicevo che comunque ti veniva data l’opportunità di proporti come leader del opposizione, “leader regionale della Casa della Liberta e non solo di Forza Italia, un punto di riferimento importante per la montagna”. Avevi cinque anni davanti per studiare da Presidente, per proporti da Presidente. Hai perso questi cinque anni nel fare tutto eccetto che studiare da Presidente, nel cercare di costruire la cultura e il sistema di relazioni che deve avere chi si assume il compito di amministrare una Regione.

Ricordo, con rammarico, un’assemblea per la rifondazione della Casa delle Libertà, nella quale sembrava tu volessi proporti come leader per la rifondazione del movimento, ma tutto si è fermato a quella cena, tutto è finito in una cena!... Ricordo, con dispiacere, quando ti ho chiesto di lavorare assieme per costruire una nuova prospettiva per il Comune di Paularo. Mi hai risposto che non potevi perdere voti. Francamente per uno che stava studiando da Presidente della Regione mi sarei attesi comportamenti diversi! Anche da parte di tanti sindaci e di tanta gente in Carnia ci si attendeva comportamenti diversi! In questi anni il centro destra ha perso la gran parte dei Comuni in Carnia. Non è da escludere quindi si verifichi il paradosso per il quale la Carnia stessa, (che per la prima volta può esprimere il Presidente della Regione), finisca per privilegiare il triestino Illy!

Alla fine, per l’abilità che tutti ti riconoscono (che ti ha consentito di diventare il referente di Forza Italia per l’Alto Friuli appena conclusa l’esperienza di Sindaco con il supporto dei verdi e dall’estrema sinistra), per non so quale altro miracolo di trasformismo sei riuscito a rientrare nelle grazie di Berlusconi. Mi fa piacere per te! Ma, a mio parere, per la Regione c’è bisogno di altro che la falsa benedizione di Berlusconi!!!...

Lo so che sei bravo a stare “con la gente”, ma non basta! Io credo che il politico debba operare “per la gente”. Ed è tutta un’altra cosa! Si possono aiutare i poveri dando loro l’elemosina o mettendoli nelle condizioni di superare la povertà. Su questa seconda strada ci vuole più tempo e si hanno meno consensi. Ma è questa la strada da seguire! La strada che costruisce una prospettiva per il futuro della nostra Regione, che dà una prospettiva alle nuove generazioni.

In un sistema economico e sociale in rapida trasformazione c’è bisogno di qualcuno che abbia una visione, una strategia, che abbia degli obiettivi, che vadano oltre il suo, pur legittimo, desiderio di rivincita. Mi pare che su questo piano, (per il tempo che hai perso a fare altro!), non ci sia confronto tra te e Illy, pur con i limiti che gli sono imposti da una alleanza innaturale con la sinistra estrema.

Per questo, collocandomi in questo momento per cultura e sensibilità politica al centro destra, mi impegnerò per la vittoria di Fontanini e della sua squadra in Provincia, allo stesso tempo però, (penso sia corretto te lo anticipi) credo doveroso esprimermi a favore d’una riconferma di Illy e della sua squadra, per garantire la migliore prospettiva possibile di sviluppo della nostra Regione e della nostra montagna. Sono spesso stato critico su tante cose della gestione Illy e mi auguro che abbia preso atto degli errori commessi, per non ripeterli, anche per quanto riguarda i programmi per la gente della montagna. Ma, come diceva Voltaire, si è costretti a scegliere non il “migliore dei mondi” ma il “migliore dei mondi possibili”.

Igino Piutti - sindaco di Tolmezzo dal 1975 al 1990

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