mercoledì 21 novembre 2007

Il Piano di Sviluppo Locale (PSL) della Carnia.

Come Presidente di Irecoop sono stato delegato da Confcooperative, socio di Euroleader, a partecipare alla stesura e definizione del PSL Piano di Sviluppo locale per la Carnia per il 2007-20013. Mi piacerebbe farne una occasione per coinvolgere nell’elaborazione, con proposte e suggerimenti, quanti ritengano di avere qualcosa da dire in positivo. Il PSL ha una dimensione finanziaria limitata (ca. 4.000 euro in 6 anni) ma la discussione sul PSL potrebbe indurre a rivedere il PAL Piano di Azione Locale della Comunità Montana, a ripensare al Progetto Montagna della Regione, a utilizzare con razionalità e coerenza le ingenti risorse che stanno per essere attivate dall’UE sui programmi Interreg, sugli ex Obiettivo 2 e Obitettivo 3.
Di mal che vada avremo passato il tempo a ragionare in positivo, come comitato del Sì
Comunque un Grazie anticipato per i contributi.

Premessa metodologica.
Ritengo che si dovrà partire da una analisi condivisa della situazione per stabilire gli obiettivi e quindi definire le azioni capaci di realizzare gli obiettivi. Il PSL stesso suggerisce di partire da una analisi SWOT cioè dallo strumento di pianificazione strategica che riporto in seguito. In altri termini si tratta di definire assieme quali sono i punti di forza e di debolezza interni nell’attuale situazione economica e sociale della Carnia, analizzando quali sono in prospettiva le opportunità e le minacce.
Analisi SWOT
Punti di Forza, di Debolezza, Opportunità, Minacce.
Sviluppare nuove metodologie in grado di sfruttare i punti di forza del territorio.
Eliminare le debolezze per attivare nuove opportunità.
Sfruttare i punti di forza per difendersi dalle minacce.
Individuare piani di difesa per evitare che le minacce esterne acuiscano i punti di debolezza.

Dall’analisi ricaveremo gli obiettivi, e da questi deriveranno le azioni.

L’analisi: Al solo fine di provocare la discussione si potrebbe anticipare che dall’analisi emerge che, superato il problema occupazionale è ancora in atto il fenomeno della emigrazione, unito ad una migrazione interna dalla montagna ai fondovalle. La minaccia è quindi costituita dal fatto che la perdita di popolazione, porta inevitabilmente ad un ulteriore impoverimento nei servizi determinando un circolo vizioso inarrestabile.
Gli obiettivi: E’ necessario ricreare condizioni di vivibilità anche nei piccoli paesi della montagna più periferica perché la gente trovi un senso nello stare o nel tornare nei paesi.
Le azioni: Ricreare una economia di paese, cioè forme integrative del reddito, che diano un senso allo stare nel paese.
Ricreare una vita sociale nel paese che dia un senso al vivere nel paese.
Rivitalizzare il paese sotto il profilo culturale recuperando i valori dell’identità e dell’appartenenza. Vedere il proprio paese come un ecomuseo, e fare della pro loco il punto di riferimento per la sua animazione.
Mettere in rete il paese, a partire dalla scuola utilizzando le tecnologie della comunicazione per superare il senso di marginalità
Sviluppare quei servizi di prossimità che garantiscono una adeguata qualità della vita nel paese.
Il brainstorming è aperto!!!…

(Il brainstorming o "tempesta di cervelli" fu proposto da Alex Osborn nel 1935 e da allora è molto usato per la produzione di idee. Si basa sul principio che le idee si innescano l'una con l'altra. Il procedimento è a doppio imbuto: Nella fase divergente si producono idee a ruota libera. Il conduttore stimola i presenti a proporre tutto quello che viene loro in mente, e vieta di fare critiche. Scrive per parole chiave le idee sulla lavagna. In un secondo momento, e con persone diverse dalle precedenti, si passa alla fase convergente. Le idee vengono selezionate, valutate, e si arriva a scegliere le più interessanti. Il brainstorming va fatto per forza in gruppo, altrimenti la tempesta di idee non si produce (una sola nuvola non può fare lampi).

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